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MUSIC STATIONS - Una MiniSerie in 9 episodi.
Un percorso musicale che si addentra in 9 paesi. In 9 fermate scopriremo come la musica possa raccontare i cambiamenti, le rivoluzioni, il disagio o la gioia di vivere di un popolo. Il nostro lavoro rappresenta una ricerca,
un'inchiesta che parte dal basso, dalle strade, per cercare l'espressione
autentica e popolare capace di ritrarre la condizione di un paese e di un
popolo.
I primi 4 episodi trattano di musica Africana che abbraccia i Salseros, la musica delle donne del Mali e del Senegal, i sorprendenti vocalizzi dei Bayaka in Rep.Centrafricana e la rumba di Papa Wendo a Kinshasa. I successivi 5 episodi si immergono nella musica POP. Ripartendo dal Sudafrica siamo andati in Asia a Bollywood [Mumbai], di lì a Pechino a infine a Napoli nella musica pop napoletana, cosiddetta neomelodica.
Produzione: funfproduktion
Le storie che raccontiamo in questo documentario sono pratica comune in tutta l'Africa. Ogni squadra ingaggia un Marabut e da lì parte una sfida tecnico-mistica per annullare le potenzialità dell'avversario. Il ricorso alle pratiche mistiche è comunque richiesto in molti momenti della vita in Africa. E' proprio dall'accostamento tra questi due aspetti (il moderno-razionale e l'antico-spirituale) che vengono alla luce le sfaccettature più paradossali e autentiche di questa società: riti scaramantici del tassista di Dakar, del pescatore del piccolo villaggio prima di una battuta di pesca e naturalmente riti e sacrifici affinché la propria squadra vinca il campionato. Gli stessi atleti e i dirigenti delle squadre di prima divisione, ricorrono ad amuleti e feticci al fine di ottenere facili vittorie.
Produzione: funfproduktion|mox&fox
Regia: M.Aliotta
Durata: 52min. - DVcam - SENEGAL - Marzo 2001
Una nuova generazione di cantanti donne ha cominciato ad attaccare le tradizioni maschili in Mali e Senegal e a chiedere più diritti. Queste donne, artiste di grande talento, hanno sferrato un importante attacco a problemi quali la poligamia e l’escisione (la circoncisione genitale femminile), il pubblico invece di ignorare questi temi scottanti, ne ha fatto delle vere star. Fra queste artiste le più conosciute in Mali sono Oumu Sangarè e la giovane e bravissima Rokia Traoré. A Dakar la voce del malcontento delle periferie povere passa attraverso l’incredibile numero di formazioni Rap che esistono nella capitale senegalese (circa 3000), ma la vera novità è che una parte di queste voci parla al femminile.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi
Durata: 58min. - DVcam - MALI/SENEGAL - Aprile 2003
La musica in Senegal è ovunque. Da Dakar alle più sperdute regioni dell’interno, la musica fa da colonna sonora a ogni situazione: matrimoni, manifestazioni sportive, durante la preparazione del tè, inossidabile rituale quotidiano; ogni scusa è buona per accompagnare i gesti con ritmi e danze.. I ritmi tribali scanditi da percussionisti posseduti che si agitano dentro i loro sgargianti costumi tradizionali sono la parte più nota del vitalissimo universo musicale africano ma forse proprio per questo non la più originale. Pape Fall, Laba Sosseh, Mar Seck, Tala Dianè sono dei grandi musicisti che hanno deciso di ”riprendersi” quella tradizione musicale, partita proprio dall’Africa centrale, che è la salsa. E di questa riappropriazione ne hanno fatto, in qualche modo, una ragione di vita.
Produzione: funfproduktion|mox&fox
Regia: M.Aliotta|A.Marchi|S.Bazzini
Durata: 50min. DVcam - SENEGAL - Aprile 2001
I Bayaka vivono in una delle più nascoste foreste pluviali, la riserva di Dzanga-Sangha in Repubblica Centrafricana. La loro musica, la raffinatezza delle basi ritmiche, l’intensità delle interpretazioni, gli intrecci dei loro canti, appaiono come qualcosa di sorprendente, qualcosa di mai udito. Questi fattori portarono Louis Sarno, etnomusicologo, a piantare tutto. Lasciò l’Europa, dove si era trasferito, comprò un biglietto di sola andata e con microfono e registratore, raggiunse quella lontana foresta. Dopo 17 anni è ancora laggiù come racconta nel suo libro. Noi lo abbiamo seguito.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi
Durata: 50min. - DVcam - REP.CENTRAFRICANA - Giugno 2003
Papa Wendo è il padre della rumba Congolese, leader dal 1936 della prima orchestra della capitale dell’ex Congo Belga, Victoria Kin e ha fatto danzare questo paese fino alla sua indipendenza. Per gli amanti dei ritmi africani, questo nome, come molti altri, non significa gran cosa, ma è fuori dubbio che è stata questa generazione a rappresentare un capitolo importante nella musica dell’Africa Occidentale. Papa Wendo è stato nel corso degli anni in Congo un autentico idolo, grande Latin Lover, fino ad oggi inimitabile nel canto: e’ l’incontestato re della musica di questo paese.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi
Durata: 51min. - DVcam - REP.DEM.CONGO - Luglio 2003
Il Sudafrica ha compiuto nel 2004 dieci anni di democrazia. L’apartheid è oggi solo un ricordo. ”C’è stato il tempo per lottare, ma ora è passato, ora dobbiamo volerci bene” dice Pitch Black Afro, giovane star del Kwaito, una forma di HipHop Sudafricano. Ma se prima la musica ha rappresentato uno strumento di lotta contro la dittatura dell’Apartheid e quindi un mezzo di espressione capace cambiare la storia di questo paese le nuove generazioni sembrano più orientate al modello USA e ad una forma di musica di intrattenimento puro. Ma non tutti sono d’accordo e anche nei quartieri neri tra le nuove generazioni c’è chi chiede ai musicisti di essere portatori di messaggi perché ”i problemi ci sono ancora e la lotta non può finire così”.
Produzione: funfproduktion|mox&fox
Regia: M.Aliotta|A.Marchi
Durata: 50min. - DVcam - SUDAFRICA - Agosto 2004
L'immagine più riconoscibile della musica indiana è quella diffusa dai musical indiani di Bollywood in cui donne velate e uomini col turbante cantano in coloratissimi palazzi canzoni d'amore e di passione. In questo genere di film è spesso più importante una buona canzone che una buona sceneggiatura. Negli ultimi anni un significativo fenomeno di apertura sia a livello commerciale che a livello culturale ha lanciato l'industria discografica indiana nella produzione di una musica POP che miscela con facilità elementi tradizionali e folk con atmosfere e suoni presi in prestito da forme musicali più occidentali. Queste nuove forme musicali sembrano uscire più da una necessità di intrattenimento e di botteghino piuttosto che da una vera passione per la musica e testimoniano il forte cambiamento in atto nella moderna società indiana.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi
Durata: 51min. - DVcam - INDIA - Giugno 2004
L'idea di musica cinese richiama le marce militari nello stile della Rivoluzione Culturale; musiche tradizionali eseguite da esotici strumenti e strani e suggestivi vocalizzi. A metà degli anni '90 Napster e la pirateria hanno definitivamente distrutto anche quest'ultime immagini e hanno creato un nuovo panorama musicale cinese che testimonia la voglia delle nuove leve di uscire dagli schemi imposti dalle direttive governative. La più grande e più conosciuta star della musica in Cina è senza dubbio Cui Jian, simbolo delle rivolte studentesche a Pechino del 1989. La Cina oggi è un paese che cresce a ritmi vertiginosi, e anche nella musica esprime una nuova miscela che rispecchia i problemi, le complessità e le contraddizioni della nuova Cina. La scena musicale di Pechino sta esplorando i suoni e le correnti provenienti da tutto il mondo, riuscendo comunque a mantenere forti le proprie origini.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi - Durata: 45+37min. - DVcam - CINA - Maggio 2004
Matrimoni, comunioni, le cerimonie in genere, sono festeggiate a Napoli con opulenti banchetti, che possono durare anche intere giornate. A questi banchetti sono inviati ad esibirsi personaggi dello spettacolo: comici, musicisti, cantanti cabarettisti, anche 20 in una sola cerimonia. Si tratta di una vera e propria industria che diffonde a livello regionale, dell'Italia meridionale, una musica di tradizione esclusivamente napoletana, definita neomelodica, e che si rifà in modo più o meno elegante ai miti del passato [come Mario Merola o Nino D'Angelo], trattando di tematiche amorose o sociali con grande sentimentalismo. Un'industria economicamente in attivo, aiutata dai canali TV regionali che trasmettono regolarmente programmi con videoclip e dove gli stessi cantanti partecipano.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi
Durata: 54min. - DVcam - NAPOLI - Agosto 2004
Uno spot che abbiamo voluto realizzare nel 2001 per testimoniare il contrasto tra la voglia di giocare e divertirsi dei ragazzi dell'HLM Nimzat di Dakar e la costante pochezza di mezzi a loro disposizione. Porte, campi, scarpe, coppe, calzini, lacci... spesso i ragazzi giocano in campi di calcio che per metà sono occupati da immondizia.
La grandezza dei ragazzi sta nel non perdersi d'animo.
Spot abbinato al documentario "Calcio e Feticci - Football and Witchkraft", andato in onda dal 2001 al 2003 su Cult Network TV.
funfproduktion - Aliotta/Marchi - Senegal 2001
Thiof e Gazelle, è stato il nostro esperimento di documentario. Si tratta di 4 puntate che vogliono addentrarsi nella società senegalese, sfruttando il pretesto di uno spettacolo teatrale ispirato a Romeo e Giulietta messo in scena in 4 località del Senegal.
E' stata una splendida occasione per realizzare un documentario antropologico sul teatro, sull'amore, sulla morte, sulla religione, sulla magia ma anche sull'emigrazione.
Per realizzare lo spettacolo abbiamo realizzato numerose interviste, confrontato la nostra realtà con quella dei senegalesi per cercare di trovare le radici e le differenze dell’Amore. Poi abbiamo arricchito con molti esperimenti di effetti speciali anche
la fase di montaggio.
La serie di documentari "Thiof + Gazelle. Il mio unico amore nato dal mio unico odio" è andata in onda a gennaio 2006 su Cult Network TV.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi - Durata: 48min. - DVcam - SENEGAL - 2005
Thiof e Gazelle, è stato il nostro esperimento di documentario. Si tratta di 4 puntate che vogliono addentrarsi nella società senegalese, sfruttando il pretesto di uno spettacolo teatrale ispirato a Romeo e Giulietta messo in scena in 4 località del Senegal.
E' stata una splendida occasione per realizzare un documentario antropologico sul teatro, sull'amore, sulla morte, sulla religione, sulla magia ma anche sull'emigrazione.
Per realizzare lo spettacolo abbiamo realizzato numerose interviste, confrontato la nostra realtà con quella dei senegalesi per cercare di trovare le radici e le differenze dell’Amore. Poi abbiamo arricchito con molti esperimenti di effetti speciali anche
la fase di montaggio.
La serie di documentari "Thiof + Gazelle. Il mio unico amore nato dal mio unico odio" è andata in onda a gennaio 2006 su Cult Network TV.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi - Durata: 55min. - DVcam - SENEGAL - 2005
Thiof e Gazelle, è stato il nostro esperimento di documentario. Si tratta di 4 puntate che vogliono addentrarsi nella società senegalese, sfruttando il pretesto di uno spettacolo teatrale ispirato a Romeo e Giulietta messo in scena in 4 località del Senegal.
E' stata una splendida occasione per realizzare un documentario antropologico sul teatro, sull'amore, sulla morte, sulla religione, sulla magia ma anche sull'emigrazione.
Per realizzare lo spettacolo abbiamo realizzato numerose interviste, confrontato la nostra realtà con quella dei senegalesi per cercare di trovare le radici e le differenze dell’Amore. Poi abbiamo arricchito con molti esperimenti di effetti speciali anche
la fase di montaggio.
La serie di documentari "Thiof + Gazelle. Il mio unico amore nato dal mio unico odio" è andata in onda a gennaio 2006 su Cult Network TV.
Produzione: funfproduktion|Cult Network
Regia: M.Aliotta|A.Marchi - Durata: 55min. - DVcam - SENEGAL - 2005
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